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Scritto da Staff   
Sunday 26 September 2010

GMC

 

Pubblichiamo, per chi se lo fosse perso, un articolo proveniente dallo Speciale "Giochi per il mio computer" di Febbraio 2010 dedicato ai Giochi di Ruolo Fantasy dove, purtroppo per l'ennesima volta, si parla in modo impreciso e lacunoso, dei MUD.

 Cliccate sui link per le scannerizzazioni della Copertina della Prima e della Seconda Pagina .

Oppure leggete il testo dell'articolo QUI .

 


 Precisazioni dello Staff 

 Nell'articolo viene indicato Necronomicon come primo MUD italiano su Internet, quando era disponibile solo sulla rete privata a pagamento Videotel e considerato all'epoca dagli stessi autori una Avventura Testuale, il primato va' invece a Lumen et Umbra che arriva online nel 1994 e non nel 1996 anno di messa in linea di Tempora Sanguinis e Clessidra, infine The Gate, seppur avendo un rudimentale client grafico che traduceva alcune parole in piccole icone e in apposite aree mappe testuali in grafiche non e' mai uscito da una rudimentale fase "Beta" dove non era ancora stata implementata alcuna forma di sistema economico, combattimento o magia simulando il tutto fra giocatori e rendendolo di fatto piu' simile ad un MUSH che ad un MUD.


 

Invitiamo chi volesse dire la sua a parlarne nel Forum e a dirci le sue impressioni nel topic creato apposta (QUI) .

 

Il Testo dell'articolo scritto dalla redazione di Giochi per il Mio Computer :

 


Sono i MUD, acronimo di Multi-User Dungeon, la fonte alla base dei giochi di ruolo multiplayer massivi che oggi spopolano in rete. E quella che segue e la loro storia raccontata in breve...

 

All'inizio, a cavallo tra i '70 e gli '80 è solo testo, grafica assente, righe su righe di codice scritte per descrive nei particolari e quindi interagire con ambienti, oggetti e personaggi.

 

Intendiamoci, alla metà degli Anni '90, quando anche in Italia si iniziò a parlare di connessione a Internet senza che l'amico di fianco sorridesse annuendo col capo per  fingere di avere capito,  i videogiochi la grafica esuberante ce l'avevano eccome.

Ma non i MUD, loro no, loro erano ancora minimalisti, perché loro erano per certi versi più avanti e stavano sperimentando, ormai da più di dieci anni, la combinazione tra videogioco di ruolo e multiplayer.

 

CENNI STORICI

 

Comparsi allo scadere degli Anni '70 e divenuti popolari nel decennio successivo, i Multi-User Dungeon erano giochi di ruolo eseguiti in rete, la cui sessione era condivisa a distanza da più utenti, ciascuno alla propria postazione computer, purché disponesse di una connessione a Internet.

Non a caso, la loro diffusione è legata alla comparsa dei primi PC per uso domestico e ai primi modem, ma la loro genesi

avvenne in ambito accademico. II fenomeno esplose nell'Università dell'Essex: si trattava a quel tempo di una passione virale, che stava contagiando un po' tutti gli studenti, tant'è che questo

scherzosamente Multi-Undergrad Destroyer, per via della sua capacità quasi diabolica di distogliere dai compiti e dallo studio. I MUD non erano dotati di una grafica accattivante, anzi, non vi era il minimo accenno di grafica, solo stringhe di testo, pagine e pagine di scambi di informazioni testuali tra giocatori. Al massimo compariva qualche schema raffigurante la mappa dell'area di gioco.

 

INTERESSI CONDIVISI

 

I MUD davano la possibilità a tutti gli appassionati di giochi di ruolo cartacei alla Dungeons & Dragons di affrontare un'avventura in compagnia non solo dei propri amici, ma anche di moltissime altre persone che condividevano gli stessi interessi, senza incontrarle dal vivo, senza ospitarle in casa, ma contattandole attraverso lo schermo del computer. Si trattò della prima incarnazione, a livello embrionale, dei moderni MMORPG: il concetto era lo stesso, sebbene si concretizzasse in modo infinitamente più rudimentale.

 

 

A CASA NOSTRA

 

In Italia, la moda giunse con qualche anno di ritardo: il primo MUD in lingua nostrana fu caricato in rete nel 1990. Si trattava di Necronomicon ed era opera di Fabrizio Venerandi; il titolo ebbe un'esistenza travagliata, scomparendo quattro anni dopo a causa del fallimento del provider cui si appoggiava e tornando alla ribalta solo nel 2003, col nome di NeoNecronomicon. Intanto, l'utilizzo di Internet è sempre più diffuso anche nel nostro paese e la velocità di connessione aumenta grazie ai progressi tecnologici in questo settore. Tutto questo portò un notevole beneficio a Lumen et Umbra, ma anche e soprattutto ai successivi Tempera Sanguinis e Clessidra, che si affermano nel 1996 come MUD più giocati del Belpaese. Verrebbe da commentare "tutti pazzi per le chiacchiere ludiche online", se non si trattasse di una questione dannatamente seria, un'autentica rivoluzione culturale nel paese in cui pochi leggono e molti aspirano a diventare scrittori: era finalmente disponibile il mezzo per esprimere tutta la voglia repressa di scrivere. Ci furono altri MUD italiani di una certa caratura, tra questi vale la pena ricordare Dei delle Ere, Dalila e Lands of Darkness. Il punto di riferimento italiano all'inizio del nuovo millennio è però The Gate, che proprio nel 2000 entra nella sua fase di testing. The Gate vantava caratteristiche molto speciali, tra cui un client dedicato con tanto di interfaccia grafica. Inoltre, il gioco faceva saltare per aria le classi e liberava la fantasia dei partecipanti per tutto ciò che riguarda lo sviluppo del personaggio. Parliamo al passato, perché l'avventura di The Gate è finita nel 2005.

 

 

PUNTI DI CONTATTO

 

Tre sono i MUD che possiamo indicare come punti di contatto nell'evoluzione in MMORPG, ovvero in un gioco ambientato in un universo grafico. I primi due, Neverending World e Radairk, non hanno avuto molta fortuna e dopo un avvio importante non hanno avuto grande fortuna e si sono estinti, mentre il terzo, Planeshift, vive ancora oggi con il supporto di una squadra internazionale e ha come punto di riferimento il sito www.planeshift.it.

 

 

 

Ultimo aggiornamento ( Tuesday 07 December 2010 )